Prendi una città, disegna una maglia biancorossa, assembla una società di calcio, mettici al vertice persone del territorio, disegna una squadra, conquista il vertice della classifica dopo nove turni con 8 successi e un pari, distacca la seconda di 5 lunghezze, arriva imbattuto alle semifinali di coppa Toscana. Se fai tutto questo, vinci 147 paganti. Conviene. A supporto, comunque, puoi riempire tutti gli scaffali di un bazar con critiche, malumori, invidie, iettature e tutto un arcobaleno di “no, così non ci piace” che ti stanno appiccicate come cimici. Conviene.
Ma la squadra, questa squadra, è immune al quadro esterno. A Ponte a Egola Ciolli e compagnia condiscono una gara senza dossi e tornanti toccando la quinta vittoria esterna su 5. Accipicchia. Guardando meglio è la terza volta consecutiva che scrivono lo 0-1 lontano da casa (Cenaia, Livorno, San Miniato basso). Perbacco. L’ultimo gol subito in viaggio risale al 23 settembre in casa del Castelnuovo Garfagnana. Cribbio. In totale i biancorossi hanno preso la miseria di 3 gol in trasferta. Accibercolina. Più la classifica risplende, più cala l’interesse. Enigma. Ma in casa ha pareggiato con il Montignoso – si dice – sintomo di scarso polso del tecnico. Ma guarda, un pareggio ed è subito vocio, ammiccamenti, caduta di sale grosso sulla panchina, ricerca di colpevoli. Arciripicchia e enigma. E’ anche vero – si ridice – che a volte si patisce troppo e si rischia. Minchia, è giusto, si soffre, i meccanismi non funzionano, il tecnico si dia una svegliata. Sempre se è in grado di farlo. Enigma.
Tutto questo non è uno scherzo, neppure ironia. Si tratta del presente calcistico in Maremma. Scusate ma il finale non può essere diverso da questo: minchia.
One thought on “L’enigma Grifone”
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Il Grosseto, se non si torna (minimo) in C, sarà seguito soltanto dal famoso “zoccolo duro”, che è notoriamente e storicamente piuttosto esiguo: piaccia o non piaccia, sia giusto o ingiusto, è così e fin quando si giocherà in Eccellenza o anche in D potranno esserci tutte le meraviglie calcistiche possibili e immaginabili, ma pubblico ed entusiasmo scarseggeranno…nessuno può farci niente perché è nel dna della città. Detto fra noi però, non credo che, se realtà paragonabili alla nostra (che so, Siena, Arezzo, Pistoia, Lucca e simili) si trovassero a disputare un torneo di così basso livello, gli stadi sarebbero stracolmi di tifosi entusiasti, anzi sono convinto che su per giù l’andazzo sarebbe analogo a quello grossetano.