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Prendete una domenica, dei commensali (pochi), carne fresca, peperoncino, sale e pepe quanto basta. Miano ai fornelli, aiuto cuoco Madau. Piatto del giorno: spezzatino alla livornese con contorno al retrogusto dolce-amaro di erba novizia di campo.
Ore 14:30, i fornelli sono caldi e i commensali a tavola, speranzosi di un pranzo domenicale migliore di quell’insipido piatto presentatogli mercoledì scorso, che è rimasto nella memoria di tutti come spiacevole e indigesto. La tavola è imbandita ad hoc per l’occasione: si alza la cloche e il 4-3-3 è servito.
Carne buona ma sempre troppo cotta o troppo al sangue. O tiepida o bollente.
Non sono bastate le cinque stelle dello chef, cinque come i goal rifilati al Cecina. Non è bastato nemmeno il nuovo manto erboso e neppure un cielo terso da far invidia persino alle canzoni di Pupo, troppo poco per soddisfare i palati sopraffini dei commensali. Probabilmente il forte vento deve aver confuso le idee di qualcuno al punto tale da far dimenticare la posizione in classifica e che, nonostante lo svarione che ci ha portati all’eliminazione in semifinale di Coppa Italia, abbiamo vinto con una “manita” servita, un dessert servito su piatto d’argento,  offerto agli avversari e alle dirette inseguitrici per festeggiare la capolista come si deve. Pare però che l’unica certezza di ogni partita è che questo Grosseto, anche nella vittoria, divide e dividerà sempre l’opinione pubblica ed è proprio il caso di dirlo: “l’erba del vicino è sempre più verde”.

Noemy Lettieri

One thought on ““L’erba del vicino è sempre più verde”

  1. Mah, sarò breve, se si vuole essere obiettivi, più che “l’erba verde” a questa squadra manca un difensore centrale in aggiunta a Ciolli e Gorelli, perché in difesa la coperta è innegabilmente troppo corta, in avanti un attaccante esperto, al posto di Pirone (almeno di pari livello) che possa fare da chioccia agli altri nostri bravissimi attaccanti, che però sono tutti molti giovani e potrebbero pagare dazio alla mancanza d’esperienza.
    Spero in questi due innesti “mirati” perché l’occasione di vincere il campionato è troppo ghiotta.
    Per quanto riguarda la schermaglie società -comune secondo me vanno discusse all’interno di quattro mura di un ufficio, come eventuali malumori di giocatori o questioni tattiche è bene sbrigarle dentro lo spogliatoio.
    E ora parliamo di cose pratiche: testa e concentrazione massima sul San Marco Avanza.

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