Francesco Moriero sicuramente ha fatto tesoro della sconfitta e questa volta ha portato via un punto da un terreno difficile. Più esperienza in campo, forse alla fine la scelta, anche un po’ forzata in quanto i giovani più validi avevano risposto alle convocazioni in Nazionale, è risultata quella giusta. Lo si è visto in alcuni frangenti, quando la squadra ha vissuto di espedienti, annaspando alla ricerca di un risultato comunque raggiunto. Delvecchio e Bonanni interni, mandati in campo dal primo minuto, il rientro di Antonazzo a destra, quello di Jadid a gara in corso. Il Grifone ha mostrato la carta d’identità e si è scoperto team più maturo, aspetto che alla fine è servito. Moriero, a fine gara, ha dichiarato di essere soddisfatto della prestazione, meno del risultato. Io direi che è valido anche il discorso inverso: si può essere soddisfatti del risultato, meno della prestazione. Se valutiamo approccio alla gara e abnegazione, il discorso di Moriero può stare in piedi, anche se si poggia su fondamenta decisamente meno solide se andiamo ad analizzare il gioco espresso. Il Grifone oggettivamente ne ha fatto poco. Laterali schiacciati sulla linea difensiva sin da subito, centrocampo bloccato facendo perno su di un baricentro basso, ecco che la squadra si è trovata divisa in due parti: una retroguardia corposa e due attaccanti. Al Nando biancorosso è toccata la solita partita, abituato a lottare su palloni alti contro due, tre avversari. A Curiale è andata pure peggio, si è dovuto accontentare delle poche briciole avanzate, provenienti da palloni sporchi, sporcati a loro volta dal lavoro fisico di Sforzini. Risultato: un solo tiro in porta, da palla inattiva, che ha fruttato il gol sul quale impostare tutta la partita. Vero, ci sono anche gli avversari e il Padova, nella ripresa, ha fatto vedere di che pasta è fatto. Tuttavia, come aggravante del fardello penalizzazione, ci ritroviamo con una squadra ancora distante da una condizione atletica accettabile, mentre sarebbe servita una partenza sprint, per recuperare il gap e per alimentare il morale. Resta l’attenuante di un calendario difficile nelle prime giornate che hanno fruttato due punti in tre partite, ne serviranno almeno altre due per uscire dal sotto zero. Il Grifone, intanto, è l’unica formazione rimasta legata al segno negativo, anche questo incide sotto il profilo psicologico.