Il passaggio tra un allenatore all’altro rappresenta un guado in mezzo al torrente. La similitudine trascina con se quanto di cattivo poteva esistere prima della sostituzione, leggi incomprensioni, tensioni, antipatie, gelosie e tanto altro ancora. Con l’avvento del nuovo tecnico tutto si dovrebbe appianare e resettare. Si dovrebbe appunto. A Lucca l’oltrepassare la linea dal vecchio al nuovo ha prodotto una gara iniqua. Non è colpa di Miano, nemmeno di Magrini. Questa volta, è controproducente non dirlo chiaramente, sul banco degli imputati siede lo spogliatoio, nessuno escluso. Il Vorno ci ha calcisticamente umiliati, ridotti ad una accozzaglia senza forma e anima. Gli “olè” della tifoseria locale sono state autentiche coltellate alla Grosseto sportiva, all’immagine della Maremma. Nel mezzo il Grifone annaspava disorientato e confuso, inerme come un bambino al buio, terrorizzato come un topo che vede gli artigli del gatto. E il ratto aveva il volto dello spogliatoio. Adesso gli alibi sono terminati, le scuse sono cancellate, gli appoggi scomparsi. Il Vorno ha giocato a calcio, i biancorossi no, il Vorno ha corso, il Grifone ha passeggiato in cortile, il Vorno aveva fame, il Grifo era sazio. Di se stesso. Disastro uniforme, profondo, senza scuse. Siamo primi, saremo ultimi se non si cambia atteggiamento, se non ci si ricorda come si sta in campo, cosa occorre per restare a galla e non affogare nel nulla del nostro essere belli ed eleganti. L’uccellaccio è diventato farfalla svolazzante, ha perso l’anima e la personalità. Non c’è tecnico al mondo che può raddrizzare la strada se i giocatori per primi non capiscono quello che stanno gettando alle ortiche, se non capiscono che serve ben altro che un triangolo volante per imporsi nei campi. E i biancorossi stanno facendo questo, distruggono invece di costruire, si impantanano in paludi che non esistono. Le eventuali ruggini interne devono essere appianate, sullo sfondo c’è l’obiettivo di una società che non fa mancare nulla (ricordiamoci che siamo in Eccellenza) e questo va onorato prima ancora dei dispettucci tra singoli. A Lucca la squadra ha perso tutto quello che si era guadagnata, anche la faccia, adesso la lavagna è pulita e serve scrivere il futuro in bella copia.