Contro la Juve Stabia, nel turno infrasettimanale, Moriero difende il proprio operato dalle eccessive critiche: «credo che fino a questo momento abbiamo fatto bene in termini di punti raccolti, naturale che sotto il profilo del gioco voglio molto di più dalla squadra. Quando migliorerà la condizione ci arriveremo».
Gara ravvicinata. Proprio sulla condizione atletica della squadra, si focalizza l’attenzione in ragione dell’appuntamento ravvicinato: «naturale che ci sarà da cambiare qualcosa – spiega il tecnico –. Grazie a dio ho una squadra molto forte. Il presidente mi ha messo in condizione di avere scelta in fase di mercato, ho tanti giocatori importanti che posso gestire in funzione del modulo da mandare in campo, sarei uno stupido a far giocare sempre gli stessi». Anche il modulo però, resta al momento difficile da decifrare, dato che Moriero ha spesso cambiato in funzione dell’avversario e anche stavolta non sembra volersi smentire: «La Juve Stabia può interpretare il 3-4-3, ma anche passare alla difesa a 4. Per questo il mio compito è quello di trovare una squadra in grado di cambiare modulo in corsa qualora lo cambino anche gli avversari».
Arrabbiati. Moriero non ha dubbi sugli intenti della formazione allenata da Braglia: «verranno qua a fare la partita della vita e ci troveremo di fronte una squadra incazzata. Dobbiamo esserlo anche noi, magari più di loro». Il tecnico suona la consueta carica puntando sulle motivazioni: «con i 6 punti conquistati fino ad ora eravamo in zona play-off, ora invece dobbiamo rifare tutto da capo, perché la classifica dice ancora zero. Vedo una squadra forte però, almeno dal punto di vista mentale, consapevole dei propri mezzi». Non ci sarà Nando Sforzini, assenza di peso per l’attacco biancorosso e per tutta la squadra con le tre reti sulle cinque complessive realizzate dal Grifone: « anche per questo mi aspetto di più dagli attaccanti – dice Moriero – soprattutto nell’uno contro uno». Quanto alla possibile panchina che potrebbe essere in bilico, il tecnico la prende con filosofia: «in questo momento conta il bene del Grosseto, per un allenatore poi, è normale essere messo in discussione».