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La vicenda scommessopoli ha riaperto le porte della Serie B al club berico che ha tratto giovamento dalla retrocessione a tavolino del Lecce. Ecco allora che l’estate fatta di grandi attese per la società veneta è molto simile a quella dell’incertezza vissuta dal popolo maremmano. Ragion per cui, Grosseto e Vicenza hanno assunto in questo avvio di campionato i connotati di “cantieri aperti”, squadre in grado di vantare qualche attenuante relativa al ritardo di preparazione.

Entrambe però, hanno la necessità di far punti in questa fase di assestamento, per questo all’aspetto estetico, i due tecnici, antepongono in maniera netta il risultato. I veneti di Breda, in questo momento, hanno dalla loro più ottimismo rispetto alla squadra di Moriero, il ripescaggio e i 6 punti conquistati nelle prime 6 giornate, tra l’altro, fanno prendere forma alla cordata di imprenditori interessata all’acquisto della società. I maremmani invece, devono fronteggiare l’ultimo posto in classifica, ma a guardar bene, senza penalizzazione, hanno fatto meglio, seppur di poco, del Vicenza. Fino a questo momento Breda, ha puntato sul 3-5-2 con qualche variazione sul 4-4-2, ma la squadra dell’ex tecnico di Salernitana e Reggina è stata più che altro sorretta dall’apporto realizzativo del francese Malonga, a segno già in 5 circostanze.

Più camaleontico il Grifone di Moriero, a caccia di una identità più definita già dal prossimo appuntamento. Nella gara del Menti, non c’è stata mai contemporaneità di segnatura tra le due squadre. Nella prima stagione in B, il Grosseto di Pioli strappò con le unghie e con i denti un prezioso 0-0. Quello di Gustinetti invece, incappò in un clamoroso 5-0, una lezione che “il baffo” metabolizzò attraverso uno 0-0 nella stagione successiva. Colpi esterni sono quelli dell’epoca recente, con Michele Serena in panchina, il Grosseto vinse di misura (1-0) grazie al sigillo di Defendi. Impresa centrata anche da Ugolotti, con le stesso risultato, ma con firma vincente del fedele alfiere Alfageme, successivamente espulso.

Lorenzo Falconi