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Due stagioni passate con i maremmani dal 2004 fino al 2006, conquistando il primo anno 25 presenze e 2 reti, e nel secondo campionato solo 6 presenze. Inizia a muovere i suoi passi nel Vojvodina nel 1990 dove vi rimane per quattro stagioni; passando poi per Stella Rossa, fino ad arrivare alla Cremonese nel 1995. Dopo due stagioni a Cremona, passa per Vitesse, Sporting Gijon, Austria Vienna, Rad Belgrado, fino a tornare nuovamente in Italia nel 2002 all’Ancona conquistando la promozione in serie A. Nella sua carriera come non dimenticare anche il Napoli, guidato dal mister Gigi Simoni. Dopo Grosseto, Marko, nel 2006 approda alla Pistoiese in serie C1, dove chiuderà la sua carriera da calciatore.

COME TI SEI TROVATO A GROSSETO?
Che dire, Grosseto e’ una bellissima città, gente aperta, c’e’ il mare, ci sono stato benissimo.

DOVE GIOCHI ORA?
Quest’anno ho compiuto 40 anni. Da un paio d’anni sto facendo il secondo allenatore in Serbia: il primo anno con il Vojvodina siamo riusciti anche a qualificarci per i preliminari di UEFA.

QUINDI HAI APPESO LE SCARPETTE AL CHIODO?
Si, nel 2006 dopo Pistoia.

COSA TI MANCA DI GROSSETO?
L’ambiente tranquillo, il mare e qualche amico che ho lasciato lì. Ma anche il clima sereno che si respirava.

NEL PERIODO IN CUI HAI GIOCATO A GROSSETO, I TIFOSI TI SONO STATI VICINI?
Abbastanza, diciamo di si. Mi sono stati molto vicino e sostenuto nei momenti difficili.

HAI QUALCHE RIMPIANTO NELLA TUA CARRIERA?
Sicuramente qualche scelta sbagliata come lasciare l’Olanda per trasferirmi in Spagna, ero giovane, ma come dite voi, sbagliando s’impara….

UN RICORDO LEGATO AL GROSSETO CALCIO?
Il primo anno in C1, un bel gruppo, tanti bravi ragazzi, un’ottima annata andata al di là di ogni aspettativa.

LA COSA PIU’ BELLA DELLA TUA VITA?
I miei figli, Mila 10 anni e Luka 8 anni.

UN SOGNO NEL CASSETTO?
Riuscire a fare ad alti livelli quello che sto facendo adesso: l’allenatore.

COSA SALVI E COSA SCARTI DELLA TUA ESPERIENZA IN BIANCOROSSO?
Sicuramente salvo la buona annata fatta, un grande gruppo tanti bravi ragazzi. Scarto i troppi infortuni soprattutto nei momenti decisivi.

UN COMPAGNO DEL GROSSETO CHE ANCORA SENTI A CUI SEI LEGATO PARTICOLARMENTE?
Mi e’ capitato di sentire il Capitano Miano, Di meglio e Pellicori.

IL MIGLIOR ALLENATORE CHE HAI MAI AVUTO?
Uno su tutti Gigi Simoni.

CHE RAPPORTO HAI AVUTO CON IL PRESIDENTE CAMILLI? E UN RICORDO PARTICOLARE DI LUI?
Camilli e’ un carismatico, un uomo di gran temperamento, un buon presidente. Abbiamo avuto dei contrasti, ma e’ una cosa normale essendo tutti e due abbastanza “tosti”. E’’ una persona alla quale Grosseto deve molto, ha portato i colori biancorossi in serie B, un grandissimo risultato, ha fatto ottime cose nella categoria cadetta, ottimo per la squadra e per la città.

COME E’ STATA L’ESPERIENZA IN SERIE A ITALIANA. CHE RICORDI HAI DELLE SQUADRE CON CUI HAI MILITATO?
Mi sono trovato bene ovunque. Cremona la prima esperienza italiana per me un punto di partenza, vivo ancora lì con la mia famiglia. Ancona, un sogno, il rilancio, la promozione in serie A. Napoli anche se non era seria A e solo per 6 mesi, un sogno che si realizzava, il San Paolo, una maglia gloriosa, inoltre a Napoli e’ nato anche mio figlio Luka.

UN SALUTO AI TIFOSI.
Ragazzi voi siete il cuore, il polso, non sempre e’ facile sostenere la propria squadra, ma il Grosseto vi darà soddisfazione. Un grandissimo in bocca al lupo a tutti, a partire dal presidente Camilli fino ad arrivare all’ultimo tifoso!

Ludovica Virgili