La trasferta di Bari, a tre giorni dalla battuta d’arresto casalinga, è un’altra di quelle chiamate a cui rispondere necessariamente per rimanere vivi in vista dell’arrivo di gennaio e del mercato di riparazione.
Giudice sportivo. Menichini è costretto a lasciare a casa metà del potenziale offensivo a disposizione, la squalifica di Nando Sforzini (10 reti delle 22 totali portano la sua firma), crea inevitabili problemi nel reparto offensivo, dove è fuori anche Quadrini. Situazione complicata anche per i galletti pugliesi che hanno 9 punti in più dei maremmani e dovranno rinunciare a 3 titolari, uno del reparto. Appiedati per un turno risultano il difensore Ceppitelli, il centrocampista Romizi e l’attaccante Antimo Iunco. Ci sarà, invece, Francesco Caputo, 9 reti in 18 partite in questa stagione, uno che ha il Grosseto tra le sue vittime preferite. Difficilmente Menichini potrà variare la linea difensiva a 4, visto il perdurare dell’assenza dei centrali Olivi e Iorio, possibile una modifica sulle corsie esterne, visto che Donati e Calderoni sono reduci da una prestazione insufficiente contro la Reggina. In attacco spazio al vice-Sforzini per antonomasia, Menichini getterà nella mischia uno dei giocatori che meglio conosce in questo Grosseto, vale a dire Davis Curiale.
Cuore e fortuna. In mancanza di un gioco che il Grosseto in questa stagione non riesce ad esprimere, i biancorossi si aggrappano ad altri fattori. Il cuore e la voglia di non arrendersi sono il primo aspetto, con la squadra che ha mostrato volontà nell’ultima uscita, ma può fare certamente di meglio. L’altro aspetto è invece la buona sorte, dato che la dea bendata non ha mai assistito il cammino del Grosseto in questa stagione. Tomei e Menichini l’hanno invocata più volte, consapevoli che servirà per provare a compiere il miracolo salvezza. Le incognite, invece, sono molteplici. In primis la tenuta atletica della squadra, a tratti imbarazzante in alcuni elementi, a cui si unisce inevitabilmente il fattore psicologico, con l’ultimo posto in classifica che obbliga ad ottenere risultati in fretta. Dal punto di vista arbitrale è stato designato Di Paolo di Avezzano, una scelta davvero poco gradita. Il Grosseto, con lui in campo, non ha mai vinto e l’ultimo precedente non fa sorridere per tanti motivi: Cesena-Grosseto 3-2 del 30 ottobre 2012.