Menichini punta sul 4-3-3, difesa confermata in blocco, centrocampo con Ronaldo e attacco con la novità Curiale, il naturale vice-Sforzini, fuori per squalifica. Anche Torrente deve fare i conti con le assenze, 3 gli squalificati per un modulo speculare a quello dei maremmani, in cui Caputo è il terminale offensivo.
Doppio giallo a Padella. Si affrontano due squadre con svariati problemi da risolvere. In avvio sono i padroni di casa a cercare la partenza buona, la difesa del Grosseto regge la forza d’urto, anche perché il Bari si fa vivo su palla inattiva e Lanni controlla. Con il trascorrere dei minuti i galletti si affidano alle scorribande di Galano e ai guizzi di Caputo, sull’attaccante è provvidenziale Padella a chiudere in scivolata al 21’ minuto. I Grifone reagisce con una punizione dalla distanza calciata con forza da Jadid e sulla quale Lamanna mette i pugni. La gara si incattivisce un po’ sul piano agonistico, a farne le spese è Padella che rimedia il secondo cartellino giallo al 42’ e lascia il Grosseto in dieci uomini. Menichini corre subito ai ripari, dentro Rigione, fuori Foglio, poi si chiude una frazione dalle avare emozioni.
Beffa atroce. C’è da soffrire nella ripresa, lo sanno i giocatori del Grosseto che devono proteggere lo 0-0 con l’uomo in meno. Lanni vola all’incrocio dei pali al 52’ e devia una punizione insidiosa di Bellomo. Al 56’ è ancora l’arbitro Di Paolo protagonista, il fischietto di Avezzano concede un rigore generoso per un contatto tra Jadid e Caputo. Il capitano del Bari si lascia cadere e il direttore di gara abbocca. Dal dischetto va lo stesso Caputo, ma Lanni si esalta e respinge, parando sulla sua destra. L’episodio infiamma la gara che diventa piacevole. Il Grosseto ha un moto d’orgoglio per l’ennesimo torto subito, il Bari si getta a testa bassa in avanti per riscattare l’occasione sprecata. Il finale è praticamente un monologo dei pugliesi, con Lanni prodigioso nel tenere a galla i maremmani. Purtroppo la beffa si materializza al 94’, all’ultimo assalto, quando Caputo incrocia il tiro in diagonale e trova l’opposizione di Lanni, ma Fedato da due passi insacca. Un’altra beffa per il Grosseto, affossato dalle ingiustizie arbitrali e dalla cattiva sorte.