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Pochi margine d’errore per la formazione di Menichini che ha già buttato al vento due scontri diretti consecutivi, persi di misura e contrassegnati da episodi negativi.

Sempre rimaneggiati. A Novara non sarà semplice fare risultato, vuoi per le assenze che ostacolano il già lento cammino del Grifone, vuoi per una tradizione decisamente negativa. Sul piano delle defezioni, Menichini ha problemi sia in difesa che a centrocampo, tra squalifiche e infortuni la difesa è falcidiata. Stop del giudice sportivo per Padella, fermi in infermeria Iorio e Olivi, toccherà a Barba e Rigione tentare di costruire un muro davanti a Lanni. Nella zona nevralgica del campo, invece, sono out sia Jadid e Crimi, appiedati dal turno di squalifica. Menichini sfoglia una margherita spelacchiata quindi, in quanto le scelte sono quasi obbligate con il ricorso a Ronaldo e Obodo in prima battuta.

La fatal Novara. Al Piola i precedenti sono indicesti. Tra i cadetti, i biancorossi caddero per 2-1 a causa di una doppietta dell’ex Bertani che rimontò il gol iniziale di Vitiello nel 2010. Sulla panchina del Grifone c’era Luigi Apolloni, di lì a poco esonerato da Camilli. Anche all’epoca della Serie C1 però, non ci sono ricordi positivi, con la sconfitta al Silvio Piola che costò la panchina a Max Allegri, sostituito poi da Cuccureddu nella stagione della promozione in Serie B. Ecco allora che il Grosseto si trova al cospetto di un tabù che lo vede sempre sconfitto a Novara. Al di là della cabala e delle assenze, sarà determinante incanalare in maniera positiva la rabbia di Bari. Il Grifone è ferito, quasi tramortito, ma deve dimostrare di essere ancora vivo.

Lorenzo Falconi