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Dei quattro tecnici chiamati al capezzale del Grifone, Moriero e Consonni (con Magrini in panchina) hanno fatto meglio, si fa per dire, di tutti gli altri, conquistando un punto a partita, una media insufficiente, ma comunque superiore a quella portata in dote da Somma e addirittura fenomenale se paragonata allo zero spaccato di Menichini. La valutazione è fatta sui freddi numeri, non sulle reali capacità degli allenatori che si sono avvicendati sulla panchina biancorossa, ma è chiaro che da ogni parti si guardi, la situazione è di difficile risoluzione per qualsiasi mago del pallone. Ognuno ha cercato di trasmettere qualcosa ad un gruppo di giocatori che progressivamente si è sfaldato. Con Menichini, ad esempio, abbiamo visto un Grifone operaio, disposto a lottare, quanto sfortunato nei singoli episodi, come inerme nella fase offensiva. Un punto accomuna tutti i tecnici di questa metà stagione, compreso Moriero che, dopo le prime giornate in cui ha sostenuto la tesi di una squadra forte e competitiva, si è rifugiato dietro l’attesa di un promettente gennaio dal punto di vista dei rinforzi. Gli altri, più o meno, si sono accomodati alla guida del Grosseto con il dichiarato intento di non fare danni in attesa del mercato di riparazione. A furia di aspettare il Grosseto si è ritrovato sempre più ultimo e staccato con la percentuale di salvezza che si abbassava dopo ogni partita giocata. Se Tomei prima della gara interna contro la Reggina parlava di un «calciomercato tragico» da effettuare, vista la situazione di classifica, non osiamo pensare quale aggettivo userà adesso il diesse per definire una finestra di campagna acquisti in cui i biancorossi dovranno essere oculati nelle scelte, bravi e fortunati. L’identikit del giocatore che servirebbe adesso è quello di un elemento che abbia già una buona condizione atletica, motivazioni da vendere, esperienza per affrontare una situazione delicata, che sia un pirata di quelli con la benda sull’occhio, ma non un mercenario, dedito a risollevare le sorti dell’ultima in classifica a cifre non esorbitanti. Un pezzo raro, praticamente impossibile da trovare, tenendo in considerazione che servono almeno 5 innesti di questo tipo. Semplificando il tutto sembra molto più facile aprire le porte a quei giocatori che abbiano voglia di cimentarsi in una sfida impossibile. C’è poco da perdere e molto da guadagnare per quella che potrebbe anche diventare l’impresa sportiva del 2013.

Lorenzo Falconi