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Un palo e un gol. La vivacità dei calabresi sembra preventivata da parte di Menichini, perché il Grosseto si difende e prova ad innescare il contropiede, soprattutto con Piovaccari. Un’arma che non funziona, perché i biancorossi sono piuttosto imprecisi nella manovra e il Crotone cresce sulle corsie esterne mettendo a disagio il Grifone. Dopo un colpo di testa troppo debole di Eramo, arriva un palo pieno centrato dall’ex Abruzzese sugli sviluppi di un corner al 22’. Il gol del vantaggio dei pitagorici è solo rimandato di dieci minuti, perché ancora su di un cross dalla destra, Eramo insacca in tuffo di testa. Colpevolmente lasciato solo il centrocampista dei rossoblù che sorprende Cosenza e Donati, troppo fermi e distanti nella marcatura. Nel finale di primo tempo non c’è la reazione del Grosseto, rimandata alla ripresa.

Niente pari. Nel secondo tempo, prova a cambiare passo il Grosseto. Menichini inserisce nella mischia Mancino al posto del macchinoso Obodo. La mossa ha un discreto impatto sul match, perché il Grifone diventa più dinamico e proprio su assist di Mancino, sfiora il pareggio con Piovaccari che conclude di poco alto da buona posizione. Il pari non arriva, ma il Crotone inizia ad avere paura. La squadra di Drago fatica molto, poi riesce a far scattare il contropiede al 70’, con Maiello che, dopo una respinta di Lanni, calcia fuori da due passi. Il finale è piuttosto concitato, con il Crotone che specula sul risultato cercando di guadagnare secondi preziosi sul cronometro, mentre il Grosseto prova l’arrembaggio disperato. Purtroppo l’assalto produce solo una punizione di Mancino neutralizzata da Caglioni al 93’. È l’ultimo atto di una sconfitta che fa sprofondare ancora di più i biancorossi.

Lorenzo Falconi