Loading. Please wait.

Il volto teso di Massimo Silva in sala stampa la dice lunga sulla delusione per il quinto pari interno su sei gare disputate. Il Grosseto rimanda ancora il primo successo stagionale allo Zecchini, per quella che ormai viene accertata come una sindrome, soprattutto psicologica, in grado di bloccare i biancorossi sul terreno amico. Dalle sabbie mobile della cabala e del luogo comune il Grifone non esce nemmeno a questo giro, sotto gli occhi di un Camilli che ancora non può assaporare il gusto della vittoria casalinga. Proprio lui che, con la sua squadra impegnata allo Zecchini, vorrebbe ogni volta trasformare lo stadio in un fortino inespugnabile. Di fatto il pari interno contro il Tuttocuoio, squadra ben organizzata ma priva di individualità di spicco, fa rallentare ancora l’assalto deciso del Grosseto alle zone alte. Peccato, perché l’opportunità non è raccolta e viene sprecata, in un campionato che viaggia a velocità ridotta, in cui dall’ultimo turno arrivano 6 pareggi sulle 10 partite in programma. Il Grifone resta in attesa di compiere il sospirato salto di qualità e di classifica, proprio come la squadra dell’anno scorso, rimasta sempre ai margini di quei play-off allargati fino al nono posto, ma mai in grado di acciuffarli.

Resta l’attenuante di un campionato molto equilibrato, in cui per fare un esempio, stenta anche il Pisa, prossimo avversario dei biancorossi e squadra accreditata dei favori del pronostico. I nerazzurri non vincono da quattro gare, durante le quali hanno messo assieme tre pareggi. A questo aspetto si aggiunge il dato di un Grosseto in testa al campionato per quanto concerne le gare esterne, con 7 punti raccolti in 3 gare, ma che vale solo il diciassettesimo posto nelle partite casalinghe. Statistiche a parte, ciò che stona nelle prime 8 partite con Silva in panchina, è la scarsa attitudine alla gestione del match che la compagine maremmana mette in atto, a dispetto, ormai possiamo affermarlo, di un organico tra i più quotati del torneo. Il pari contro il Tuttocuoio, ma anche quello di due settimane fa con il Forlì, ne sono un esempio, a cui si aggiunge l’eccessivo arretramento del baricentro nella trasferta di Ancona. Insomma, un campanello di allarme è già suonato, in attesa di decisioni societarie sulla posizione del tecnico, anche se per fortuna domenica prossima il Grosseto giocherà il suo derby lontano dal tabù Zecchini.

Lorenzo Falconi