BERARDI 5,5: Salvato dal palo dopo 10 minuti. Si mette in mostra soprattutto nella ripresa, quando il Pontedera alza i toni e lui si fa trovare pronto. Nel finale la sua gara è rovinata da due gol identici che becca su corner, con i saltatori avversari a colpire nell’area piccola.
MARIOTTI 5,5: Condotta di gara ordinata. Poche sbavature nel nuovo ruolo (in maglia biancorossa) di terzino destro nella difesa a quattro. Per lui, come per il pacchetto difensivo, pesa nel giudizio lo scellerato finale.
BURZIGOTTI 4,5: Subito reattivo in avvio, quando sventa un pericolo in area anticipando tutti. Si esalta nella battaglia, ma quando eccede rimedia subito il giallo. Un cartellino pesante che poco dopo gli costa l’espulsione tra l’ingenuo del suo atteggiamento e il fiscale dell’arbitro.
MORERO 5,5: Giuda la difesa con attenzione, almeno per 88 minuti. Ovvio che la responsabilità del ribaltone finale su palla inattiva non può essere solo sua, ma di tutta la squadra. Certo è che da uno della sua esperienza ti aspetti correttivi più efficaci.
BORON 6: Buon impatto sulla gara. Non si lascia intimorire in avvio quando il Pontedera sfudera la partenza a razzo. Regge bene anche nella ripresa, baraonda finale a parte. E’ forse quello che si salva nel pacchetto arretrato. Ha buona gamba.
OKOSUN 6,5: Debutta un po’ a sopresa. Padalino piazza l’armadio a due ante a fare schermo davanti alla difesa e lui inizia a far legna sin da subito. Roccioso, non perde un contrasto.
VERNA 6: Ordinato tatticamente anche se sbaglia qualche appoggio quando il Grosseto si schiaccia. Ha la forza per orchestrare il contropiede che Lugo non concretizza.
LUGO 6: Inventa la classica giocata del singolo di qualità e toglie dall’impaccio il Grosseto. Mostra grande padronanza e quando può liberare il proverbiale sinistro sono dolori per gli avversari. Inspiegabile il doppio errore in contropiede e in rapida sequenza. Non mette il 2-0 e il Grosseto paga dazio.
(GIOVIO 6): Fa quello che gli viene richiesto, ovvero difende palla nel tentativo di guadagnare secondi e allentare la pressione avversaria. Un lavoro sporco che viene vanificato dal risultato finale.
GAMBINO 6: Gli tocca il lavoro sporco di raccordo tra attacco e difesa. Fatica a mettersi in luce, ma quando accende la lampadina innesca Torromino con un filtrante al bacio. Esce quando cìè da sacrificarsi sul piano tattico perché la squadra resta in dieci.
(MONACO 5): Poteva essere una gara fortunata, con l’ingresso in corsa e la richiesta di rinforzi in trincea. Regge bene, ma il finale stravolge tutto. Un granatiere come lui non puà lasciarsi sorprendere nel gioco aereo.
TORROMINO 5,5: Fallisce il comodo pallone del raddoppio divorandosi l’opportunità al cospetto di Ricci nel primo tempo. Nella ripresa gioca più da rifinitore.
PICHLMANN 5: Qualche sportellata, ma anche movimenti offensivi non sempre indovinati. Finisce sostituito dopo una prova opaca. Si dimostra giocatore che dipende dal gol.
(ALBERTINI 5,5): Messo dentro per infoltire il centrocampo, dimostra di avere nella corsa la sua arma migliore. La troppa imprecisione però, ne pregiudica la prestazione.