NUORESE: Frasca, Tupponi, Danese, Bagaglini, Fall, Messina, Cadau, Pisanu, Alonzi, Verachi, Del Sole. A disposizione: Matzuzi, Biagiotti, Nuovo, Pusceddu Cappai, Zocchi, Catte, Pingitore, Soumare. All. Mariotti.
GROSSETO: Gagno, Libutti, Maciucca, Digiorgio, Lauria, Schettino, Lavopa, Olivieri, Palumbo, Zotti, Di Gennaro. Lanzano, Baylon, Ciolli, Cremonini Maggi, Migliaccio Nichele Ungaro Vaccaro. All. Giacomarro.
ARBITRO: De Santis di Lecce (assistenti Fais di Vico e Rinaldi di Roma 2).
RETI: 18’ Palumbo, 24’ Zotti, 41’ Palumbo, 20 st Cappai (rig.), 43’ st Alonzi
Il Grifone propone la medesima formazione di domenica scorsa contro il Trastevere indicando come sia gradita la strada della continuità. Arrivano in 16 in terra sarda indicando come sia indistruttibile il cordone ombelicale tra popolo e squadra. Partenza equilibrata, senza squilli, minuti spesi per misurare l’avversario, sondare il terreo, calibrare tocchi e aperture. Per pignoleria ne servono 18’ al Grifone: da corner battuto da Zotti la testa di Palumbo sale come un ascensore, tocca la sfera e per Frasca è notte profonda. Vantaggio geometrico, secco, limpido. La Nuorese incassa, vacilla, concede una punizione. Sul punto di battuta arriva lui, Zotti (24’). Traiettoria telecomandata, palla in fondo al sacco, 0-2. Doppio vantaggio austero, di razza e personalità. Trascorrono 10 minuti e Gagno compie una prodezza intercettando la conclusione di Alonzi stranamente solo in area di rigore. Il pericolo corso accende il Grifone, che parte come un razzo. E’ il 41’ quando Palumbo traduce in rete, diagonale diabolico, una manovra perfetta, 0-3. Prima del riposo ancora Gagno in cattedra per deviare un pallone indirizzato all’incrocio dei pali. Primo tempo senza storia, in campo c’è solo il Grifone. La ripresa si annuncia con qualche nube all’orizzonte. Esce Di Gennaro, entra Nichele, con conseguente abbassamento del baricentro. I padroni di casa vengono avanti trovando un penalty al 20’. Trasforma Cappai riducendo il divario. Il Grifone, comunque, non si demoralizza riuscendo a neutralizzare altre iniziative dell’avversario creando anche buone occasioni dalle parti di Frasca. La gestione diventa sofferenza dal 43’ quando Alonzi accorcia di nuovo le distanze. Il 3-3 dell’andata pesa come un macigno sui cuori dei 16 austeri tifosi costretti a guardare un finale alla Dario Argento. Poi finisce come doveva finire. Il Grifone sale (40 punti) in cima al girone G, Palumbo si veste da capocannoniere (16), la Viterbese Castrense resta a un punto di distanza (39).
ALCUNI SCATTI
È lì rimane..