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Il presidente Pincione, dunque, è molto arrabbiato. Nel mirino la stampa e i tifosi rei di aver creato “una situazione di esaltazione di Giacomarro, dello staff tecnico e della squadra assolutamente ingiustificata”. Parole che sembrano arrivare da Marte, rilasciate dal presidente alla testata “GrossetoSport”. Il massimo dirigente chiude la parentesi con un “se decidessi di allontanare il tecnico sareste tutti pronti a puntare il dito verso di me”. Espressioni in arrivo da Giove. Prendiamo nota dei pensieri e delle parole di Pincione, ma non possiamo restare in silenzio di fronte ad una situazione a dir poco grottesca. I tifosi, signor Pincione, sono il sale, lo zucchero e l’olio extra vergine d’oliva doc e non vanno mai criticati quando sostengono i colori biancorossi a destra, a manca, in alto e in basso, con sacrifici, tempo rubato agli affetti e tanto altro ancora, non ultimo l’aspetto economico. Criticarli per essere dalla parte della squadra appare una enorme forzatura, un errore tecnico, un obbrobrio sportivo. Il popolo svolge il mestiere di popolo, fa il suo dovere, soffre, ride, si arrabbia, incita. Sempre, a prescindere. Lo fa con il cuore, la pancia, la voce, gli occhi e le orecchie, sa capire e distinguere, riesce ad andare in fondo alle questioni, riesce ad andare ben oltre un pareggio o una sconfitta. Scegliere la strada di schierarsi dalla parte della squadra è normalissimo, naturale ma anche indice che la società ha fatto più errori della difesa, dell’attacco e del centrocampo. Il popolo intuisce e non vuole essere additato come una ruota sgonfia o bucata. Vuole i suoi personaggi, vuole urlare per un gol fatto, incazzarsi per una rete presa. Dal lato stampa c’è stata una spontanea, sincera e apprezzabile disponibilità a dare più carezze che pugni pensando di porgere una mano aperta alla causa, di esaltare le cose buone mettendo in un angolo quelle negative. Il tutto con slancio, affetto e disponibilità. Non è una giustificazione, solo un appunto chiaro per cancellare qualsiasi tipo di volo pindarico o strane ipotesi. Ma lei è il presidente e come tale ha facoltà di decisione. Se crede che Giacomarro sia al capolinea lo deve esonerare senza pensare a quante dita le saranno puntate contro. Le responsabilità non sono del popolo, nemmeno della stampa, sono sue e basta. Decida senza perplessità, fare lo struzzo non gli si addice. Ogni risoluzione deve fare capo a lei, nel bene o nel male. Un salto nel buio o soluzione magica? Ci pensi bene e agisca come crede la sua coscienza. Ultimo appunto. Non crede che continuando a dire “dobbiamo” vincere invece di “cercare” di vincere possa essere controproducente per tutto l’ambiente?

Giancarlo Mallarini

5 thoughts on “Il popolo non si tocca

  1. Certi articoli andrebbero evitati….ma come sempre qui a Grosseto bisogna fare sempre i “salvagente”….ma bastaaa…Forza Grosseto e basta!

  2. E lo sa perchè Sg.Mallarini? perchè si creano dei disguidi e delle polemiche inutili….Lo ha intervistato Lei direttamente? Lo ha sentito???.
    Spesso quando siamo arrabbiati si dicono cose “distorte” e che si vorrebbero posizionare in un altro modo nella nostra bocca…ma purtroppo prima parla il “cuore”…per questo magari lui è arrabbiato!.
    Perchè ci tiene a questa Squadra.
    E se magari Voi della stampa lo aiutaste un po di piu, magari cercandolo stimolare e non criticare con certi articoli fatti tanto per scrivere, sicuramente anche il Sg. Pincione sarebbe piu tranquillo.
    Aiutiamo tutti insieme il Grosseto….e non Giacomarro o Pincopallino….Ma i colori Biancorossi…tutto il resto sono solo chiacchiere da bar….
    Saluti e Forza Grifone!

    1. Scusami MaremmanoDoc, fermo restando che ognuno è libero di vedere le cose come meglio crede e che tutti i pareri sono legittimi, credo che tu abbia completamente travisato l’articolo di Giancarlo. L’articolo è sicuramente in difesa si, ma dei TIFOSI e basta. L’articolo fa riferimento a precise dichiarazioni del presidente il quale ha accusato tifosi e stampa per essersi schierati dalla parte del mister, motivo per cui, probabilmente, non ha provveduto a sostituirlo. Il presidente è stato il primo a dire che non voleva nessun tipo di alibi e quindi eviti anche lui di scaricare le colpe delle sue scelte su stampa e tifosi. Se vuol cambiare il mister, che lo faccia, anzi, se per lui il cambio è necessario, lo deve fare e subito, senza se e senza ma!

  3. Non travisate il senso del discorso ha detto” caso mai dovessi esonerare Giacomarro punteresti l dito contro di me” cosa assolutamente diversa dal dire non lo esonero per non mettermi contro la piazza. Comunque una squadra che prende 27 gol in 20 partite non gioca per niente bene

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