E’ domenica.
Il campionato è fermo.
In attesa di un turno che, a mio modo di vedere, sarà un vero e proprio spartiacque.
Accompagno mio figlio a giocare.
Categoria “pulcini”, e la maggior parte di loro lo sono davvero.
Guardarli è un piacere per l’anima, il loro approccio allo sport è incantevole.
Sono la vera essenza del calcio.
Torniamo a casa e, dopo pranzo, ci rilassiamo un po’ sul divano.
Nel frattempo arrivano notizie di un PSG che si laurea campione di Francia.
E’ ancora inverno…non provo alcuna invidia per loro.
Vedo qualche rete della serie A.
Mi casca l’occhio sul secondo gol della Roma, a firma Florenzi.
Resto incantato dal gesto tecnico e dalla velocità di pensiero e di esecuzione.
Mi rendo subito conto che quel gol non arriverà mai alla notorietà di quello segnato, dallo stesso Florenzi, contro il Barcellona con una pedata da centrocampo.
Più si sale di livello e meno gradimento si ottiene… non solo nel calcio.
Sto per cambiare canale quando annunciano un servizio dall’Inghilterra.
Sono buoni cinque minuti su quanto stanno vivendo a Leicester.
Mi sento rincuorato…soldi, sponsor e quant’altro, a volte, ancora si infrangono contro gli attributi prismici di gruppo.
Poi, spingo il tasto rosso del telecomando.
Resto davanti al televisore spento ancora un po’…
L’inesattezza del calcio sarà la sua salvezza.
Speriamo che prima o poi faccia “l’errore” di fermarsi anche in Maremma.
T&GO