Il dopo Ostia è diventato il nuovo buco nero del Grifone. Il pallonetto vincente di Piro non solo ha spezzato il digiuno lungo 11 turni dell’Ostiamare ma ha aperto inedite cicatrici biancorosse. Pincione, da 6.743 chilometri, è stato durissimo: “Qualcuno della rosa rema contro”. Affermazione chiarissima, precisa, chirurgica. Non fa i nomi il presidente ma è lapalissiano il riferimento a Zotti e Palumbo perché “dopo il doppio cambio la squadra è migliorata”. I due “trasgressori” non partecipano alle sedute di allenamento in attesa di ulteriori decisioni societarie, che potrebbero propagarsi fino all’estremo. Vista da fuori, comunque, i vogatori negativi sono apparsi molti di più, a salvarsi sono stati chi non è entrato e chi era in tribuna. Il resto, tecnico compreso, ha il sapore di resa completa, di immobilismo estremo, di lavata di mani pasquale. Alla faccia delle 7 finali 7 sbandierate e promesse con grande pathos all’accendersi di telecamere o davanti alle penne. E’ stato l’ennesimo scivolone di una squadra ripetutamente incapace di alzare la voce e il ritmo gara quando era necessario. Da Giacomarro a Orlandi non è cambiato niente, questo Grifone è sinonimo di debolezza caratteriale, di mollezza fisica, di antimateria calcistica. La domenica di Ostia si è conclusa con una contestazione dei tifosi all’arrivo del pullman allo Zecchini. La contrarietà del popolo, paragonabile più che altro a una luce accesa nella notte, è stata invece interpretata come una bolgia umana che si accanisce con bastoni e catene sui malcapitati biancorossi. Niente di tutto questo. Il popolo ha esternato a voce rabbia e delusione. Tutto qui. Nessun danno alle cose e alle persone. Da 6.743 chilometri Pincione ha ricevuto informazioni estranee ai fatti, chi le ha inviate ha sbagliato. Ma la settimana del dopo Ostia ha regalato altre gustose ciliegine. La mattina di lunedì sui social sono apparse scritte che preannunciavano il taglio dell’intero staff tecnico della juniores. Nel pomeriggio tutto questo si è avverato sollevando un clamoroso polverone. Poche ore più tardi, dopo riunioni, discussioni, interventi della squadra, la retromarcia. Al centro della questione l’unico sponsor del Grifone di nome Paolo Brogelli colpito sul fianco familiare da voci decisamente distorte sul suo operato. Una brutta pagina difficile da cancellare. Pincione e il suo staff dovrebbe spiegare come e perché si possa mettere in discussione l’unico imprenditore pronto a legarsi con la società. Buona Pasqua.
