Quel che resta del campionato galleggia nel mare calmo in attesa dei playoff. Stagione tribolata, articolata, costellata da tanto discutere, polemizzare, alzare i toni. Poche le oasi dove riposare. Una stagione bella comunque, dove è stato possibile conoscere gli uomini della neonata Fc, confrontarsi con loro anche a muso duro, stringere le mani con rinnovata fiducia. Non impuntarsi è fondamentale, andare oltre è un atto di umiltà, stare insieme importante per il domani. Se alle porte dei playoff si cancellano i cartellini gialli e le diffide, allora perché non dare una bella mano di cimosa sulla lavagna per pulirla dalle impurità? Altro gesto doveroso, si sale sullo stesso treno, si trova posto nello stesso scompartimento, gomito a gomito. La destinazione è la solita, le carrozze si riempiono di popolo, aggiungere altri vagoni una gioia. Le carenze ci sono state. L’ultima in ordine cronologico una conferenza stampa di Orlandi con pochi intimi per difetto di comunicazione, i cattivi pensieri anche, le prese di posizione numerose. Molti, troppi, gli uomini cancellati dalla società, compresi il dottor De Santis e in coda Riccardo Chechi, particolarmente pesante lo scontro interno con lo staff della juniores, che ha coinvolto Paolo Brogelli, sponsor ufficiale. Il ritorno di Pincione in sede è atteso contando le ore. Curioso constatare che l’assenza del primo dirigente ha sempre coinciso con complicazioni all’ambiente. Adesso è tutto sotterrato come l’ascia di guerra, se ne riparla dopo i playoff perché nulla deve rimanere in sospeso. Vincere questa coda di stagione significa raggiungere un posto al sole, poi si vedrà. Ma sotto quel raggio è doveroso esserci tutti, nessuno escluso.