Nel primo caso i biancorossi erano frastornati dalla retrocessione in Lega Pro, nel secondo rinfrancati dalla Serie B ritrovata. Differenze sostanziali che fanno scattare la molla delle motivazioni e quindi del rendimento sul campo. Sul fronte tattico invece, Moriero legge bene la partita, affidandosi ad un centrocampo corposo e muscolare, in grado di imbrigliare, soprattutto nel primo tempo, il Novara. Obodo, Asante e Crimi, soffocano le iniziative dei centrocampisti avversari, mentre Antonazzo e Som vincono i rispettivi duelli sulle corsie esterne, contro Alhassan e Ghiringhelli. È soprattutto il camerunense la sorpresa più bella di questa prima giornata di campionato, attraverso una buona corsa e alcune giocate davvero interessanti, unite a una spiccata personalità in grado di assorbire da subito il salto di categoria. Va meno bene ad Antonazzo, ingenuo e sfortunato nel momento chiave della partita. Ingenuo perché commette un fallo di pura foga essendo già ammonito, sfortunato perché da quella punizione si origina il pareggio del Novara. Episodi a parte comunque, Moriero ridisegna un po’ a sorpresa (ma ama farlo) un buon Grosseto che va oltre le aspettative nella prima giornata di campionato, considerando le numerose vicissitudini di un’estate tribolata. Funziona, ad esempio, la difesa a 3, con Olivi, Iorio e Padella a garantire concentrazione e intesa, aspetto quest’ultimo non facile da trovare alle prime uscite. Particolarmente gradito il rientro di Angelo Iorio, pedina fondamentale dello scacchiere difensivo fino a qualche tempo fa e al rientro in campo dopo un lungo infortunio (ultima apparizione Verona-Grosseto 2-0 del 31 gennaio 2012). Incuriosisce invece il centrocampo muscolare varato da Moriero che fa il suo dovere, ma ha comunque un difetto: la mancanza di fosforo. In tal senso, un rientro prossimo di Jadid, giocatore con la giusta visione di gioco, fa ben sperare. Sul fronte calciomercato, infine, Moriero fa il padre di famiglia e dichiara alla stampa di tenersi stretto questi giocatori, sorvolando sugli eventuali rinforzi. Un modo come un altro per cementare il gruppo, ma è chiaro che occorre intervenire, magari nel reparto offensivo. Se è vero che Sforzini è un punto di riferimento senza eguali, altrettanto non si può dire di Esposito e Quadrini, impiegati nel ruolo di seconda punta. È in quel settore che il diesse Minguzzi concentrerà la sua ricerca di mercato, cercando di non sbagliare l’acquisto, importante per completare l’organico biancorosso, quanto delicato dal punto di vista del salto di qualità della squadra. È in quel settore che molto probabilmente il presidente Camilli concentrerà lo sforzo maggiore dal punto di vista economico.
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