Oggi andiamo ad incontrare un ex attaccante classe ’85, che ha giocato nel Grosseto dal gennaio 2006 fino alla magica promozione in serie cadetta nel 2007: Tonino Sorrentino. Il ragazzo di Melito Irpino (AV), cresciuto nelle giovanili del Parma, si mise subito in mostra nell’edizione del 2004 della Coppa Uefa, mettendo a segno al suo esordio una bella doppietta al Salisburgo indossando la maglia gialloblu. Ha un passato all’Avellino allenato da mister Zeman, Catanzaro in serie B, per poi approdare nel 2006 al Grosseto di Piero Camilli, dove in sole 13 presenze realizza ben 5 reti. L’anno successivo è ancora nella compagine biancorossa contribuendo alla storica promozione in serie B con 4 realizzazioni in 24 gare. Dopodiché passa al Perugia e nella sessione del mercato invernale alla Cavese dove firma un contratto triennale. A gennaio 2010 passa al Sudtirol, squadra di seconda divisione. Purtroppo, nell’estate appena passata, deve annunciare il suo addio al calcio giocato a causa dei postumi di un incidente stradale avvenuto l’estate prima. Vanta inoltre, una lunga serie di presenze con la maglia delle nazionali giovanili.
COME TI SEI TROVATO A GROSSETO?
Per me Grosseto è stata una seconda casa, abitavo dentro al cerchio delle mura cittadine, poi la cucina maremmana, il mare di Castiglione della Pescaia e la cordialità della gente mi hanno fatto veramente amare questa città.
DOVE GIOCHI ORA?
No, non gioco più. Da poco lavoro in una azienda come contabile.
HAI APPESO LE SCARPETTE AL CHIODO?
Si, purtroppo lo scorso 24 giugno 2011 ho avuto un incidente stradale, dove ho riportato gravi conseguenze, ma quel giorno Dio ha voluto che fossi ancora qui.
COSA TI MANCA DI GROSSETO?
La qualità della vita e quello straordinario gruppo!
NEL PERIODO IN CUI HAI GIOCATO A GROSSETO, I TIFOSI TI SONO STATI VICINI?
Ho avuto sempre un ottimo rapporto con i tifosi, nonostante a volte non facevo proprio vita regolare, ero ragazzo, ma mi hanno sempre voluto bene.
HAI QUALCHE RIMPIANTO NELLA TUA CARRIERA?
Per come ho iniziato forse si, ma non rimpiango nulla, guai a farlo! Io sono orgoglioso di quello che ho fatto, e di averlo sempre fatto a testa alta.
LA COSA PIU’ BELLA DELLA TUA VITA?
Il mio piccolo Antonio, un Tonino in miniatura.
UN SOGNO NEL CASSETTO?
Il mio sogno è vedere mio figlio avere tutto quello, che non ho potuto avere io.
SPERI CHE UN DOMANI TUO FIGLIO GIOCHI A CALCIO COME TE?
Lo spero, ma spero anche meglio di me.
COSA VORRESTI DIRE AI TANTI TIFOSI DEL GROSSETO?
Voglio fare loro i complimenti di come sono cresciuti e per come sono stati vicini al Presidente nei momenti di difficoltà.
IL “CALCIO MALATO”, COSA NE PENSI A RIGUARDO?
Preferisco non parlarne.
COSA SALVI E COSA SCARTI DELLA TUA ESPERIENZA IN BIANCOROSSO?
Io salvo tutto, perché nel bene e nel male ho sempre dato tutto il meglio di me, e forse avrei voluto una possibilità in serie B.
QUALI SONO SECONDO TE , LE FAVORITE DEL CAMPIONATO DI SERIE B, E COME PUO’ ARRIVARE IL GROSSETO?
Io credo che il livello si sia abbassato molto, e che comunque il Grosseto può dire la sua. Forse quest’anno è l’anno del Sassuolo.
UN COMPAGNO DEL GROSSETO CHE ANCORA SENTI A CUI SEI LEGATO PARTICOLARMENTE?
Si, sono diversi: Giovanni Di Meglio, Giuseppe Russo, Edoardo Catinali, Giovanni Cipolla ed Enrico Amore, con il quale viviamo nella stessa città.
IL MIGLIOR ALLENATORE CHE HAI MAI AVUTO
Antonello Cuccureddu: un padre.
CHE RAPPORTO HAI AVUTO CON IL PRESIDENTE CAMILLI? E UN RICORDO PARTICOLARE DI LUI?
Il Presidente è senza dubbi il numero uno. Io ho sempre avuto un rapporto bellissimo e sincero. Un ricordo prima della partita di San Giovanni Valdarno che mi disse: “Hai finito con il club dei viveurs?”. Rido ancora oggi. Per fortuna in quel giorno feci una doppietta, decisiva per il campionato.
UN RICORDO LEGATO AL GROSSETO CALCIO?
Come non ricordare la promozione.
RICORDI ANCORA LE EMOZIONI DI QUEL 13 MAGGIO 2007, IN CUI PORTASTE IL GROSSETO PER LA PRIMA VOLTA IN SERIE B?
Come dimenticarle le emozioni di quel giorno, fu una giornata fantastica.
QUALCHE CURIOSITA’ RELATIVA A QUEL GIORNO?
Ricordo ancora la notte prima della partita, io e Carl (Valeri) camminammo nel corridoio dell’albergo fino alle 5 del mattino.
IL TUO ESORDIO CON LA MAGLIA DEL PARMA E POI LA DOPPIETTA IN COPPA UEFA, CHE RICORDI HAI DI QUELLA MERAVIGLIOSA SERATA?
Fu una serata fantastica: il ragazzino del paese che realizzava finalmente i suoi sogni e quelli di tutta l’intera famiglia.
UN TUO IDOLO CALCISTICO?
Luis Nazario da Lima Ronaldo, semplicemente il Fenomeno.
UN SALUTO A TUTTI I TIFOSI DEL GROSSETO.
Un grosso saluto a tutti ragazzi e state vicini alla squadra e al Presidente. E…“ Chi non salta di San Giovanni è ! “.