A maggior ragione, se non ci sono reti, la forbice del sentimento contrastante si allarga. Non ci sono rammarichi, per essere stati raggiunti, oppure entusiasmi da rimonta al fronte di un ipotetico svantaggio. Lo 0-0 di Modena se ne va così, consegnando a Somma il primo, sudato, punto della personale gestione, ottenuto per altro in tre partite difficili. Calendario che non agevolava il compito, ma anche una filosofia che è cambiata, forse perché a furia di parlare di organico ultracompetitivo e di ambizioni importanti, malgrado i 6 punti di penalizzazione inflitti in un campionato livellato verso la mediocrità, erano nate troppe illusioni in grado di portare pochi punti alla causa. Con il suo “primo non prenderle”, Somma ha cambiato registro in modo radicale, per quella che può essere considerata la prima scelta forte da parte del tecnico. In un ambiente abituato a vincere, con un Camilli pronto a cambiare immediatamente in caso di andamento lento della squadra, può essere considerata una grande eresia parlare apertamente di un Grosseto che forse non arriverà mai ad imporre il proprio gioco. Per certi aspetti pare di essere tornati al primo anno di cadetteria, quando anche lo 0-0 in trasferta era accolto come una manna dal cielo e i biancorossi di Pioli erano costretti a lottare punto dopo punto, pallone su pallone. Al di là del pareggio ottenuto al Braglia quindi, Somma ha messo in atto ciò che ci si aspetta da un allenatore: prendere delle decisioni. Sulla bontà delle scelte si potrebbe discutere a lungo, ma in ogni caso è fuori dubbio che il mister del Grifone, dopo due sconfitte, ha intrapreso una via radicale, senza tanti compromessi. Decisioni che molto probabilmente lasceranno il segno e porteranno anche alla spaccatura del gruppo, con ciò che ne consegue. Per anni però, soprattutto in epoca recente, abbiamo sentito dire, ai vari allenatori che si sono avvicendati sulla panchina biancorossa, che un’unità di intenti così radicata nell’ambiente unionista raramente si era vista. Dichiarazioni di circostanza o meno, i risultati non sono stati molto incoraggianti. Somma, con le sue scelte, va in direzione opposta, ma lancia anche segnali molto forti ad un gruppo numeroso e di difficile gestione, in attesa che il campo gli dia ragione.
