L’ex biancorosso Francesco Mocarelli, veste la maglia biancorossa dal 2004-2005, anno della promozione dei maremmani in serie C1. Nel suo passato Lucchese, Novara, Rondinella, Montevarchi, Arezzo, Frosinone, Sangiovannese, Lucchese, ed infine ci racconta delle 100 partite conquistate con la maglia del Perugia.
COME TI SEI TROVATO A GROSSETO?
A Grosseto mi sono trovato molto bene. Un anno molto bello per il posto, la gente, la promozione e molte altre cose.
NEL PERIODO IN CUI HAI GIOCATO A GROSSETO, I TIFOSI TI SONO STATI VICINI?
Direi di si, avevo legato con diversi tifosi con i quali per un po’ mi sono anche sentito, poi un po’ il tempo e un po’ la distanza ci si sente sempre meno.
HAI QUALCHE RIMPIANTO NELLA TUA CARRIERA?
Il mio rimpianto è non essere riuscito a vincere mai il campionato di serie C1, infatti fra i miei 25 e 29 anni ho fatto tre volte i play off per andare in serie B con tre squadre diverse ma non sono mai riusciti a vincerli. A volte mi domando cosa sarebbe successo se almeno uno di quei tre spareggi fossi riuscito a vincerli.
UN RICORDO LEGATO AL GROSSETO CALCIO?
Sicuramente la partita della promozione in C1, in casa con la Rosetana, mi ricordo lo stadio colmo di bianco e di rosso e 5000 persone sugli spalti.
LA COSA PIU’ BELLA DELLA TUA VITA?
Venti giorni fa sono diventato padre, è la cosa più bella che mi è successa. Ricordo con molto piacere anche il giorno del mio matrimonio e il giorno che mi sono laureato.
UN SOGNO NEL CASSETTO?
Adesso che mi sono tolto tante soddisfazioni da calciatore, mi piacerebbe prenderne altre sotto il profilo sia professionale che familiare.
COSA SALVI E COSA SCARTI DELLA TUA ESPERIENZA IN BIANCOROSSO?
E’ sicuramente stata una esperienza che mi ha formato molto: è stato il mio primo campionato vinto (successivamente ne ho vinti altri 4) e mi ha permesso di lanciarmi in categorie superiori.
UN COMPAGNO DEL GROSSETO CHE ANCORA SENTI A CUI SEI LEGATO PARTICOLARMENTE?
Ho legato e ancora oggi mi sento con Francesco Rossi, ottimo portiere e gran bella persona.
IL MIGLIOR ALLENATORE CHE HAI MAI AVUTO?
Il vostro concittadino, senza dubbio, mister Piero Braglia.
RICORDI ANCORA LE EMOZIONI DELLA PROMOZIONE DALLA SERIE C2 ALLA SERIE C1?
E’ sicuramente il ricordo indelebile dell’esperienza a Grosseto. Come ho già detto il giorno della promozione fu molto bello, ma anche i mesi che la precedettero furono molto entusiasmanti. Ricordo che arrivai da Arezzo in gennaio ed eravamo quarti. Con un filotto di risultati riuscimmo ad andare in testa con un bel margine sulla Sangiovannese, poi perdemmo due partite, Carrara e Guardo ma subito rialzammo la testa e andammo a vincere il campionato con una domenica di anticipo.
UNA CITTA’ A CUI SEI LEGATO PARTICOLARMENTE E’ PERUGIA. QUEST’ANNO FORSE RIUSCIRA’ A TORNARE NEL CALCIO CHE CONTA IN SERIE B.
Sono uno dei pochissimi giocatori che ha vestito la maglia del Perugia per più di 100 partite. Ci sono stato per ben quattro anni e ho avuto la fortuna di vincerci due campionati (D e C2) una coppa Italia di serie D, una supercoppa di C2 e partecipare ai play off per andare in B. Sono veramente molto legato a questa realtà. Spero vivamente che la squadra quest’anno riesca ad accedere alla serie B, dato che è una città e una tifoseria che non merita di giocare in categorie secondarie, anche la serie B, secondo me gli va stretta.
CHE RAPPORTO HAI AVUTO CON IL PRESIDENTE CAMILLI? E UN RICORDO PARTICOLARE DI LUI?
Sento spesso parlare del Presidente e purtroppo non sempre in maniera positiva. Personalmente credo che sia un caratteriale e che se ti comporti bene e non esci dalle righe riesci tranquillamente ad andarci d’accordo. Con me è andata così, non ho avuto grossi problemi con lui.
UN SALUTO AI TIFOSI.
Un saluto a tutti i tifosi maremmani, e tenete duro in questo momento difficile. Ovviamente sempre forza Grifo!