Un pari che è più di una mezza vittoria. Nell’epoca dei tre punti, dove il pareggio equivale a una mezza sconfitta, non bisognerebbe certo ragionare così, ma per una volta il Grosseto si dimostra più forte anche degli episodi, ringrazia San Michele Mangiapelo, protettore dei portieri para-rigori e incassa un punto che fa morale. Poco importa se lo Zecchini continua a rimanere un tabù, aspetto strano, stranissimo, se pensiamo a quel fortino che qualche stagione fa ha contribuito notevolmente al sogno sportivo di stagioni indimenticabili. L’inversione di tendenza preoccupa, è innegabile, ma il carettere della squadra al cospetto di due penalty fischiati contro e di una pesante inferiorità numerica, ripaga di qualsiasi torto subito. Sarà un caso ma nelle poche volte che Camilli ha messo piede allo Zecchini in epoca recente, a fine gara, c’è sempre stato tanto da recriminare, da discutere. Forse questo 0-0, alla fine è servito anche ad allontanare le polemiche di sorta, le arrabbiature e qualche inevitabile vittimismo. Le mani di Mangiapelo sono arrivate provvidenziali a stoppare qualsiasi ragionamento complottistico verso i colori biancorossi e per una volta l’analisi si è spostata più sull’aspetto tecnico che sui singoli episodi. Poco importa quindi, se i due rigori andavano fischiati oppure no.
Di contro, occorre dirlo, la prestazione di squadra ha fatto registrare un mezzo passo indietro rispetto alla gara di Teramo. Un primo tempo giocato su ritmi troppo blandi, senza mai un cambio di passo e con poca precisione. Il solo Torromino a provarci in ogni circostanza, poi tanto palleggio, peccato che a tenere il pallone fossero soprattutto gli avversari. Nella ripresa, dall’espulsione di Burzigotti in poi, si è vista un’altra gara, in cui Mangiapelo si è esaltato diventando muro invalicabile e la squadra si è quanto meno compattata dimostrando di essere gruppo coeso. Mercoledì sera si torna in campo secondo il volere di un calendario dal ritmo serrato, non certo il massimo per il Grifone a corto di preparazione. Silva, in tal senso, ha dichiarato di non voler cercare alibi, ma sappiamo benissimo, perché questo è il calcio, che non salteranno fuori solo in caso di risultato positivo
Il Teramo non é la Reggiana, ma la costante é la grinta e di questa il Grosseto ne ha da vendere!