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Sarebbero 17 senza penalizzazione, sempre troppo pochi, circa 20 o 21 se vogliamo stilare un dossier contro i torti arbitrali subiti finora e forse, solo allora, la visione globale avrebbe assunto tinte meno fosche. Siamo nel campo della fantasia in ogni caso, la realtà è un’altra cosa e ancora una volta la squadra spreca un’opportunità importante, non tanto dal punto di vista della classifica, quanto da quello del morale. Uscire indenni da Bari, in un finale di partita rovente, con una condotta a tratti stoica dal punto di vista della resistenza, avrebbe significato, una volta tanto, essere stati più forti degli eventi e delle continue avversità. Questa squadra, invece, è incapace di ribaltare qualsiasi episodio negativo e ciò complica terribilmente i piani di una complicata risalita. Due sconfitte di misura, entrambe per 1-0, entrambe beffarde e capaci di far terribilmente male, entrambe all’insegna di un gioco piuttosto scadente. In tal senso occorre dire che Menichini si è seduto sulla panchina biancorossa nel momento peggiore. Poco tempo per conoscere la squadra in vista del delicato confronto con la Reggina, poco tempo per costruire sulle macerie di una sconfitta dolorosa prima di Bari e ancora poco tempo per guarire le ferite del Grifone in attesa di un altro spareggio salvezza a Novara. Al quarto mister della stagione veniva chiesto soprattutto di non perdere contatto con le avversarie in vista del mercato di riparazione di gennaio. Le cose non stanno andando esattamente così e questo complica anche i piani di Tomei, direttore sportivo che dovrà portare a Grosseto giocatori in grado di compiere un’impresa sportiva non di poco conto. C’è da chiedersi chi accetterà questa sfida, con il Grifone che riparte ad handicap anche nel girone di ritorno, con una “penalizzazione” di 8 punti, ma con solo 21 gare a disposizione, più eventuale appendice. Alle porte c’è già la trasferta di Novara, l’esigenza è quella di non mettere altro sale sulle ferite.

Lorenzo Falconi